Il Territorio

Nel cuore dell’Alta Maremma grossetana, si estende il territorio del comune di Gavorrano, su una superficie di circa 19000 ha, in cui si fondono mirabilmente testimonianze storiche antiche e recenti in uno scenario naturale ricco e suggestivo.

A pochi chilometri dal Golfo di Follonica, sul fianco del Monte Calvo, sorge il borgo di Gavorrano, il capoluogo.
Posto in posizione dominante (273 m.), offre al visitatore uno splendido panorama di verdi colline ammantate verso la piana del fiume Pecora, fino al secolo scorso occupata da paludi e acquitrini, ma trasformata nel tempo in una gradevole campagna coltivata.

Pure così vicino al litorale tirrenico, raggiungibile in pochi minuti, Gavorrano é lontano dai ritmi frenetici del turismo balneare e può offrire, in alternativa, una “immersione” in un territorio dove uomo e ambiente si sono evoluti con rara armonia. Qui convivono suggestivi borghi e migliaia di ettari di macchia mediterranea, querceti e castagneti, tombe etrusche e vecchie miniere, queste ultime inserite nel Parco Nazionale delle Colline Metallifere – Tuscan Mining Geopark.

I centri medioevali di Caldana, di Ravi, di Giuncarico, dello stesso capoluogo e la Rocca di Castel di Pietra, le necropoli etrusche di Poggio Pelliccia e S. Germano, sono le possibili tappe di un percorso che avrà come scenario una natura incontaminata, in un territorio sconosciuto dal turismo di massa. 

La posizione, il clima, la particolare conformazione geologica e, non ultimo, il rapporto tra uomo e natura evolutosi nel corso della storia, hanno creato un ambiente estremamente vario e diversificato.

Le praterie e le garighe sui calcari del Monte Calvo, i rigogliosi boschi sempreverdi delle pendici delle colline, le cerrete e i castagneti delle zone più fresche e umide, costituiscono l’ habitat ideale per una fauna selvatica ancora ricca: Cinghiali, Caprioli, Istrici, Volpi, rapaci come il Biancone e la Poiana e tanti altri piccoli uccelli sono frequenti nei boschi e nelle zone aperte e, tra essi, anche specie altrove scomparse, come la Martora e il raro Gatto Selvatico.

Nelle campagne, soprattutto nell’interno, possono essere ancora ammirati scorci del tradizionale paesaggio rurale toscano, con oliveti, vigneti e campi, intercalati da siepi e filari di cipressi, con la presenza di grandi e vetusti alberi “a guardia” delle coltivazioni.

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