LA MINIERA DI GAVORRANO
La volontà dell’Amministrazione Comunale di Gavorrano e di tutta la cittadinanza di non dimenticare il passato minerario che in maniera così profonda ha modificato il territorio e la vita di tante famiglie di gavorranesi, ha fatto sì che il 19 luglio del 2003 vedesse finalmente aperto al pubblico, dopo anni di lavori di recupero, il complesso minerario di Gavorrano, importante sito del Parco Nazionale delle Colline Metallifere – Tuscan Mining Geopark
Nel perimetro dell’area gavorranese rientrano oltre ad aree di grande importanza mineraria anche delle aree di notevole interesse naturalistico come i Bacini di San Giovanni (ex bacini di flottazione della miniera, oggi piccolo specchio d’acqua frequentato da Germani e Moriglioni) e il Monte Calvo, la cima più alta del Comune, zona di così elevato valore da meritare di essere inserita tra i Siti di Interesse Comunitario (SIC) censiti dalla Regione Toscana.
A tutt’oggi sono state attrezzate per la visita due aree minerarie: il Museo in galleria nei pressi dei Bagnetti, sede del Parco nazionale, e l’area di Ravi Marchi.
Ai bagnetti è l’ingresso ufficiale del Parco, sono quindi presenti i parcheggi, la biglietteria, il punto di informazione turistica. Un edificio a forma di cono segna invece l’ingresso del Museo in galleria, un moderno museo multimediale sotterraneo per la comprensione della vita del minatore degli anni 50-60 del secolo scorso.
L’area mineraria di Ravi Marchi è sede di alcuni castelli di miniera e, soprattutto degli impianti della prima lavorazione della pirite. Un percorso didattico all’interno dell’area permette di comprendere il percorso che questo minerale compiva dal sottosuolo al momento del carico sui mezzi che lo avviavano agli stabilimenti di trasformazione.